Lunedì 15 novembre, nella prestigiosa cornice della Sala Champions dello Stadio Olimpico di Roma, I SAY – su invito della Lega Pro di calcio – ha preso parte al Social Football Summit 2021. L’evento, organizzato da Marcel Vulpis (vice presidente Lega Pro) e da Francesca Buttara (Responsabile Relazioni Istituzionali e Comunicazione Lega Pro) ha visto la partecipazione nella parte introduttiva anche del Presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli.
Lo speech di Gianluca Pontecorvo, chief of strategy di I SAY, ha avuto come tema “Il potere dei contenuti multimediali” nel mondo dello sport. Il programma ha previsto anche le relazioni di Kike Levy – Sports Strategic Partnership Manager EMEA Meta – che ha spiegato “le strategie digitali per fare la differenza”, di Giovanni Armanini– Content Lead Onefootball –, che ha mostrato come “Piattaforme di contenuti siano un alleato per i club”, di Max Sardella – Social Media Manager – relatore su “Come creare contenuti per brand partner e calciatori” e di Damiano Cori – Marketing and Business Developer Social Media Soccer – che ha trattato l’argomento “Live event is a content”.
Nel corso dell’intervento del nostro Gianluca Pontecorvo è stato, innanzitutto, analizzato l’attuale scenario di riferimento. Viviamo in un paese di “60 milioni di allenatori”, dove Calcio e Social Network sono diventati ormai un binomio inscindibile, e l’avvento dei social media ha rivoluzionato le dinamiche d’interazione: il bar si è trasferito sulla rete e il tifoso si è trasformato in follower. Il calcio è uno degli argomenti più caldi sui social media, tant’è che molte delle società hanno impostato delle strategie comunicative ad hoc per coinvolgere la propria fanbase. Si è verificato un vero e proprio cambio di paradigma: mentre prima il calcio si viveva solo la domenica allo stadio, le nuove generazioni sono cresciute seguendolo quotidianamente grazie al digitale. La diversa modalità di fruizione si riflette anche nell’utilizzo dei dispositivi: quasi l’80% degli spettatori tra i 13 e i 37 anni utilizza più schermi durante la visione di un evento sportivo in diretta.
Dopo aver affrontato alcune fondamentali tematiche di psicologia cognitiva – utili per contestualizzare l’approccio identitario delle società calcistiche – è stato approfondito il ruolo delle piattaforme social per il calcio. Il fenomeno delle cosiddette echo-chambers, soprattutto applicato a questo sport, porta una polarizzazione delle idee e di quello che poi vediamo pubblicato. Questo fenomeno è accelerato ed enfatizzato proprio dall’utilizzo di media come video e immagini – che siano fotografici o illustrati, statici o dinamici.
Gianluca Pontecorvo ha dunque esaminato alcune delle tendenze più recenti e più apprezzate sui social media mutuando logiche che è possibile estrapolare anche da altri sport con caratteristiche ed esigenze simili. Ad esempio gli aggiornamenti in tempo reale. il “dietro le quinte” con gli atleti e il supporto per cause sociali. Molto apprezzate dai fan sono anche le tecniche di guerilla marketing, perché costruiscono campagne di grande impatto e memorabilità grazie all’utilizzo di tecniche di comunicazione alternative, sorprendenti e poco “ortodosse”.
Non è mancato, infine, anche un approfondimento sul social media del momento, TikTok, che sta guadagnando grande popolarità anche nell’ambito sportivo. A febbraio 2021 TikTok è diventata global partner di UEFA Euro 2020: per la prima volta nella storia, una piattaforma di intrattenimento digitale ha sponsorizzato una competizione internazionale di calcio. Su questa scia, nel 2020, la Football Association ha lanciato proprio su TikTok la campagna #FootballStayingHome raggiungendo oltre 330 milioni di visualizzazioni. Per capire la forza dirompente di Tik Tok basti pensare che lo scorso anno, il 70% delle squadre nei primi cinque campionati di calcio europei aveva un account TikTok.
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