La pandemia ha rappresentato un turning point decisivo per le aziende, e l’impatto dell’emergenza sanitaria sulla società e sul modo di comunicare ha imposto un ripensamento delle strategie di marketing, parallelamente alla necessità di comprendere i nuovi comportamenti d’acquisto nati in questi mesi e destinati a consolidarsi.
Secondo i più recenti dati pubblicati da WeAreSocial e Hootsuite, in Italia sono 41 milioni gli utenti attivi sulle piattaforme social – 6 milioni in più rispetto al 2020 – e il 98% di loro accede da un dispositivo mobile. I social network, che già prima della pandemia avevano un ruolo sempre più importante nelle nostre vite, sono stati utilizzati da vecchi e nuovi utenti per annullare le distanze causate dai lockdown e dalle restrizioni alla mobilità. Diventando, così, non solo dei luoghi di socializzazione, ma vere e proprie città virtuali dove fare shopping, affermare o sostenere una causa sociale, svagarsi e, soprattutto, informarsi e tenersi in contatto – il tutto, con un’immediatezza e una valorizzazione della user experience senza precedenti. L’e-commerce, che ha conosciuto un livello di espansione senza precedenti, sta già mutando in social commerce: il funnel inizia, si sviluppa e termina all’interno di un social network, senza soluzione di continuità, aprendo inedite prospettive anche per l’advertising.
Questa trasformazione è stata guidata dalle fasce demografiche più giovani, che maggiormente hanno sofferto il distanziamento sociale. Dalla consapevolezza civica al social video marketing, dalla remix revolution alla richiesta di un’influencing di qualità, ecco che Millennials e Generazione Z sono i protagonisti di quasi tutti i nuovi trends. Tuttavia, la “digitalizzazione forzata” conseguente alla pandemia ha coinvolto anche i Baby Boomers che, tra un video su TikTok e un acquisto online, si sono riguadagnati l’attenzione di molti marketers. “Old is gold”, infatti, è il nuovo mantra degli advertiser.
Ora che l’immobilismo forzato e le severe restrizioni agli spostamenti che hanno caratterizzato i mesi del lockdown sembrano alle spalle, è tempo di guardare al futuro. Con un cauto ottimismo, e nonostante una persistente sensazione di incertezza, nuove idee e prospettive prendono forma – e aziende e brand non possono farsi trovare impreparati. Mettersi in connessione in tempo reale con le necessità e con il sentiment che i clienti esprimono costantemente mediante i canali digitali è un aspetto ormai irrinunciabile per una strategia che ambisca a essere vincente, e il social listening ne costituisce la pietra angolare.
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