Soltanto nei primi mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, il turismo crolla del 79% in Asia, del 69% in Africa, del 68% in Europa e del 65% nelle Americhe e nel Medio Oriente – numeri che portano l’Organizzazione Mondiale del Turismo a indicare come priorità una sostenibilità non soltanto ambientale ma anche culturale, di rinnovata sensibilità, tale da sollevare le tante economie, agricolture e produzioni locali danneggiate.
La ripresa del settore, iniziata nel 2021 anche grazie alle giovani generazioni e al mondo del web&social, rende gli Enti del Turismo dei riferimenti cruciali sia per la conoscenza di un Paese, sia per i rinnovati rapporti tra persone, culture ed economie: un’opportunità unica di rendere il pianeta un posto migliore, che passa necessariamente attraverso la comunicazione digitale.
Da qui l’idea della nostra ricerca, della quale il numero di Giugno sui dati di Maggio è il primo e che, attraverso l’analisi mensile delle migliori social media performances, intende fornire dati potenzialmente utili alla comunicazione presente e futura e, di conseguenza, a una mobilità sempre più sostenibile.
Si osserva subito una radicale differenza di strategia, laddove alcuni Enti del Turismo scelgono di parlare al pubblico italiano attraverso profili social locali mentre altri optano per quelli internazionali. Trattandosi della promozione-Paese in termini di bellezza o curiosità, i canali più “caldi” e visivi come Facebook, YouTube e Instagram sono chiaramente predominanti e i profili Twitter sono meno numerosi. Ottime le performances in termini di influenza e visibilità dell’Irlanda e dell’Egitto, su rispettivamente tre e due canali social.
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