Come già in altre occasioni – due su tutte: i mesi che seguirono all’11 settembre, e la grave crisi economico-finanziaria del 2008 –, il beauty si dimostra tra i settori più resilienti, complice con ogni probabilità il cosiddetto effetto lipstick, cioè la tendenza ad acquistare beni di lusso ma dal prezzo accessibile proprio nei momenti di profonda crisi economica o in quelli che immediatamente la precedono. Prodotti per la cura personale, cosmetici e make-up, anche e soprattutto di buona qualità, appaiono agli occhi dei consumatori come elementi che possono – e, forse, persino devono – continuare a esserci anche in periodi difficili.
Nonostante lo shock economico provocato dalla pandemia, i brand non hanno perso valore, soprattutto se confrontati con quelli di altri settori. Ciò è dovuto a due fattori: l’ottima performance finanziaria sostenuta tra il 2018 e il 2019, e la domanda durante il lockdown per alcune tipologie di prodotti. Come avvenuto anche in altri settori, la pandemia ha finito col “premiare” quei brand che già negli anni precedenti avevano effettuato elevati investimenti in ricerca e sviluppo o che hanno saputo agire in maniera proattiva.
Come spieghiamo nel nostro report, la cui prefazione è stata curata da Amit Buaron, CEO di Mesauda (una delle aziende italiane di cosmetica più in crescita nel settore di riferimento), il cambio radicale delle abitudini seguito all’impatto della pandemia ha fatto emergere con forza il ruolo dell’e-commerce nel mercato del beauty, elemento che si è tradotto in un aumento dell’interesse e degli acquisti sui principali portali italiani. Molti brand hanno modificato la loro linea di produzione per rimanere aggiornati su ciò che interessa veramente ai consumatori, e hanno dovuto rivedere le strategie comunicative. A livello social Instagram è stata di gran lunga la piattaforma più preziosa per le aziende di bellezza, tanto che l’85% dei professionisti l’ha definito come uno dei loro canali più performanti. Anche Facebook è stato in cima alla lista dei canali-chiave, superando YouTube. TikTok dal canto suo gioca un ruolo fondamentale nella scoperta di brand e prodotti nel beauty, mentre i creator e gli influencer sono protagonisti nella creazione e diffusione delle tendenze, stabilendo connessioni autentiche con il loro pubblico e influenzandolo con la loro voce autorevole e fidata.
Di fronte a questi cambiamenti, diventa sempre più urgente per aziende e marchi procede con l’aggiornamento della digital strategy, sia per ciò che concerne il brand positioning e l’advertising, sia per ciò che riguarda gli aspetti legati al social listening, in particolare la raccolta e all’analisi dei big data per rendere più efficiente il customer care e comprendere il sentiment dei consumatori.
Scopriamo insieme i trend che stanno disegnando il presente e il futuro del settore:
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